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venerdì 23 dicembre 2022 |
Alla c.a. Ministro dell'istruzione e del Merito
dott. Giuseppe Valditara
e p.c al Capo Dipartimento
dott. Stefano Versari
e p.c sottosegretario al Ministero Istruzione e del merito
On. Paola Frassinetti
Gent.mo dott.re Lorenzo Versari,
sono Angela Loritto Segretaria Nazionale ANAPS (Associazione Nazionale Autonoma Professionisti della scuola. Nella Confsal abbiamo la specificità per gli insegnanti di Religione.
Il comunicato che è stato reso pubblico in questi giorni informa che per la terza volta dovrebbe essere prorogata la Legge Toccafondi. art.1 bis legge 186/2019.
Vorrei sottolineare che non si è mai visto che una norma venga prorogata per tre anni consecutivi. Con la nuova legislatura si doveva azzerare tutto per nuove disposizioni più rispettose per la categoria.
Vorrei ricordarle che questi docenti non hanno un concorso dal 2004, quindi hanno minimo 20 anni di servizio.
L’Intesa con la CEI prevede come requisito fondamentale l’idoneità rilasciata dall’ordinario diocesano competente e che il parere del Consiglio di Stato del 04/03/1958 definisce abilitante tale titolo, ribadito dalla C.M.301 del 30/11/1974 e dalla C.M.127 del 14/05/1975 (si conferma ancora che “l’approvazione o l’attestato di idoneità rilasciata dall’ordinario diocesano ha il valore giuridico di abilitazione all’insegnamento, come a suo tempo chiarito dal Consiglio di Stato”), così come dall’art.19 CCNL 2007 (art.3, comma 6 D.P.R 399 del 1988) che equipara i docenti di religione stabilizzati ai docenti a tempo indeterminato per la validità dell’incarico, riteniamo che il 50% del concorso riservato a chi è in possesso dei 36 mesi di servizio, possa prevedere le seguenti modalità:
1. Concorso per titoli e servizio ( ex doppio canale, legge 417/1989), la prima opzione.
In alternativa:
2. Concorso riservato non selettivo (Legge 59/2017 art.17) prova orale di carattere didattico – metodologico senza voto minimo. La legge discende dalla 107/2015 che prevede questa modalità di concorso per docenti già in possesso di abilitazione, applicata per tutti i docenti di ogni ordine e grado da cui sono rimasti esclusi solo gli insegnanti di religione.
3. Graduatoria ad esaurimento in modo che non si ripeta la situazione del 2004 dove i vincitori di concorso di alcune diocesi non sono stati ancora nominati a tempo indeterminato.
L’altro 50% come concorso ordinario, consentirebbe ai giovani appena laureati o a chi non ha i trentasei mesi di servizio di accedere al mondo del lavoro.
A nostro avviso è una proposta ragionevole che tiene in considerazione il servizio, la professionalità acquisita in tanti anni di servizio, così come è stato ribadito dalla lettera firmata dagli ordinari diocesani della Lombardia che hanno espresso il pensiero dei Vescovi, lettera che è stata inviata a tutti i docenti lombardi il 7/12/2020.
Ricordiamo anche la dichiarazione del Vescovo di Pavia, Monsignor Corrado Sanguineti, che ha espresso tutta la sua preoccupazione in merito ad un concorso selettivo che metterebbe a repentaglio il lavoro di migliaia di lavoratori che lavorano con dignità e professionalità da decenni.
Lavoratori non più giovanissimi senza possibilità di riconvertirsi e con famiglia a carico dove ormai molte famiglie sono diventate monoreddito.
In questo momento di crisi è vergognoso che proprio i Sindacati che dovrebbero tutelare i lavoratori si preoccupino solo di fare cassa con la vendita di corsi e di libri.
Come Sindacato ci facciamo portavoce di queste realtà, facciamo affidamento alla sua sensibilità per una soluzione che dia dignità e giustizia alla categoria.
Grazie per l’attenzione e per il tempo che ha voluto dedicarci.
Milano, 23 dicembre 2022Confsal - Anaps
Associazione Nazionale Autonoma Professionisti della Scuola
Segreteria Nazionale
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